” Chi custodirà il custode?”

R. Pennisi 2023

Ci siamo! Ecco sono pronta! Arrivo…

Quante volte davanti allo specchio abbiamo detto queste parole.. Ma chi guardavamo allo specchio mentre ci si preparava per … ? E’ ora di fermarci davanti a quello specchio, osservarci guardandoci negli occhi chiedendoci: chi vedo? La mia essenza o la mia personalità? Come lo specchio d’acqua rinfrange esattamente la montagna per quella che realmente è, possiamo dire lo stesso di noi? E’ una domanda che abbiamo il dovere di porci, non sempre la risposta arriva subito. Probabilmente faremo fatica anche a pronunciarle quelle parole, lì, con noi stessi, soli. Ma non siamo mai soli! La molteplicità delle nostre maschere, il nostro ego cercheranno di confondere la visione su questo magnifico specchio. Perché? Semplicemente perché l’hanno fatto per così lungo tempo che non possiamo tacitarle schioccando le dita. Ma abbiamo il dovere di provarci, anche a costo di vedere le lagrime scorrere sul viso, di non riuscirci al primo tentativo, per poi finalmente riconoscerci ed accettarci. Conoscere sé stessi ci permette di svolgere coscientemente i ruoli che la vita ci ha assegnato.

E’ l’amore per il nostro custode che ci spinge a farlo.

Rosanna Beccalli

Stravinsky: “L’uccello di fuoco” · Vienna Philarmonic · Salzburg Festival 2000

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