“Chi legge impara molto, chi osserva impara di più” (Aristotele)

E così durante una passeggiata, notai due cavalli fermi, affiancati, ognuno con un lato della testa appoggiato natica dell’altro. Ognuno con la coda spazzava la fronte dell’altro. Le mosche in questo periodo sono numerose e continuamente si fermano negli occhi umidi dei cavalli, provocando loro molto fastidio. In questo modo, ogni cavallo fa poco sforzo, ma fa molto per l’altro, collaborano e vivono più serenamente. Altri si ritrovano nei recinti insieme ma stanno per i fatti propri, ognuno scuote la testa e nitrisce infastidito.

Claudio Zoppi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Autore

brezza.claudio@yahoo.com

Articoli correlati

Sisifo, sforzo

Tendere verso l’assoluto

Noi siamo infinito e assoluto e tutti sentiamo il richiamo di entrambi, perché la natura dell’uomo è divina. “Streben nach den Umbedingten”, ovvero...

Leggi tutto

Il coraggio di usare il tempo

Oggi ormai ci sono tante persone che preferiscono far pensare qualcun altro al posto loro, in pratica, come piace dire a me, “danno...

Leggi tutto

Liberi?… Sì, ma da chi?

“La libertà dell’uomo è definitiva e immediata se così egli vuole; essa non dipende da vittorie esterne ma interne”(Paramhansa Yogananda) La battaglia più...

Leggi tutto

La ricerca del sé autentico

Sono le 14.30 di un afoso pomeriggio di Agosto. Attraverso il giardino: le ninfee avvolte dai pesci rossi mi rinfrescano la mente mentre...

Leggi tutto

Coscienza e lavoro

Mi considerano pazzo perchè non voglio vendere i miei giorni in cambio di oro. E io li giudico pazzi perchè pensano che i...

Leggi tutto
Il Pianista sul Maggiolone

E(s)Se(re), un giorno…

“Io a volte vado nelle città, raramente, ma quando vado nelle città? Sorrido alla gente. Mi prendono per matto. È terribile, cioè non...

Leggi tutto