“Quando si sa ciò che realmente importa, si cessa di diventare loquaci”

J.W. Von Goethe (1749 -1832)

Il Silenzio…spesso l’ho cercato, tentando di sottrarmi al frastuono che c’è “fuori”, gente che urla la sua ragione in ogni ambito e su ogni cosa, gente che parla solo per avere un pubblico che applaude, che sente il bisogno di parlare per parlare. Il silenzio non è solo l’assenza di rumore o di suono, ma un concetto ricco di profondi significati, spesso anche contradditori. In alcune filosofie orientali viene usato come mezzo per raggiungere l’illuminazione e per la meditazione; in occidente è stato utilizzato anche come strumento pedagogico, da Socrate per esempio, e poi nella vita monastica per favorire la preghiera. E’ un rifugio per la mente e ci insegna ad ascoltare prima di parlare, ci aiuta a “scendere” dentro di noi e ci permette di ascoltare la “voce della verità” che risuona nel profondo di ogni individuo, fino a ritrovarci, unici, veri ed immutabili.

Paola Sandri

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4 commenti

  1. Il silenzio, come suggerito nel messaggio, diventa uno spazio sacro per l’auto riflessione, l’ascolto interiore e la connessione con aspetti di sé che il caos quotidiano tende a soffocare. È un invito a rallentare, a fare spazio nella propria mente e nel proprio cuore per ciò che è veramente importante, e a sperimentare quella “voce della verità” interna che può guidarci verso una maggiore conoscenza di noi stessi e, in definitiva, verso la realizzazione.
    Ritrovare il valore del silenzio nella nostra vita, apprendere ad ascoltare prima di parlare, una pratica che va bene coltivare, molto utile per la propria pace interiore.
    Ringrazio per il pensiero che è stato condiviso su questo meraviglioso sito.

  2. Grazie Mille Donna Paola del tuo articolo, ha allargato la mia comprensione del Silenzio, ed è diventato l’allegato di molte lezioni dei matti☺️

  3. Il silenzio è il miglior strumento di ascolto che possa esistere, come da voi giustamente detto, ma è anche l’arma per distruggere il ciarlare di quelle persone che non sanno tenere a bada il proprio ego, spesso maligno, attenzione però, il silenzio non è sottomissione ma è anche risposta saggia ed educata a chi non sa o non vuole frenare il suo dire fatto di “parole alate” che diventano incontrollabili, e lesive della serenità altrui. Quindi il silenzio è la via, per riscoprire il d’io potente che c’è in noi, che è superiore a tutto.

  4. Grazie Paola mi riporti a Krishnamurti quando afferma che la mente meditativa è silenziosa. Non quel silenzio concepito dal pensiero, ma quello che sorge quando esso, con tutte le sue immagini le sue parole e le sue percezioni è interamente cessato. In questo genere di silenzio si ha l’esplosione di un’amore incondizionato privo di divisioni, di giudizio ed è qua che penso ritroveremo noi stessi.

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