“Cambiare strada è una scelta possibile”

Valerio Malvezzi

Mi fermo. Mi metto in ascolto. Di chi? Di me stesso, del mio vero io, della mia essenza.

Mi chiedo: scelgo di continuare a vivere con la palla al piede o scelgo di vivere la mia vita e non quella di qualcun altro? Dove gli altri non siamo altro che noi con le nostre maschere a cui possiamo dare un nome: paura, ansia, giudizio. Cambiare strada è una scelta possibile, fatta di piccoli passi che come le gocce che cadono sulla roccia, producono cambiamenti radicali. Non lasciamo spazio al nostro giudice interiore, al nostro ego, abituato ad annientare i nostri desideri.

Indossiamo il nostro cappello parlante, del colore della nostra anima e con il credo di un bambino afferriamo la bacchetta magica e diciamoci: “In me mago agere!”

Rosanna Beccalli

3 commenti

  1. Grazie per questo splendido spunto: a volte siamo noi per primi a non voler cambiare per comodità, perché è sempre stato così. Cerchiamo giustificazioni e limiti esterni per avere la scusa di non scegliere. Invece, se guardiamo dentro a noi stessi, scopriamo che abbiamo tutto quello che ci serve per essere felici e realizzare i nostri sogni: aspettano solo che noi ce ne accorgiamo… perché, come ci ricorda Pico della Mirandola, “possiamo, se lo vogliamo”

  2. Spesso davanti a una scelta scegliamo di non scegliere perché è la cosa più semplice da fare. Il cambiamento, dopo la morte, è ciò che più spaventa l’uomo perché significa abbandonare il certo per l’incerto: a volte è un vero e proprio salto bel buio. Scegliere significa iniziare a cambiare se stessi ed è l’inizio di un processo che ci porta alla trasformazione dell’uomo. Grazie Rosanna per questo articolo “magico”.

  3. Grazie Rosanna con questo articolo mi hai fatto venire in mente il modello dei cartelli stradali studiato al Ginnasio dei Matti. Molte volte abbiamo paura di lasciare la via nota perché siamo abitudinari e infondo ce la raccontiamo! Ed ecco che ci appaiono dinnanzi tanti bivi! Ma per quanto la nostra mente, i nostri ego e le nostre maschere tentino di distrarci sarà la nostra anima a farci prendere la via del ritorno per ritornare a noi stessi e a fare quello che ci piace e ci far stare bene. Ma per arrivare a questo occorre una forte volontà e una grande ricerca interiore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Autore

brezza.rosanna@yahoo.it

Articoli correlati

Sisifo, sforzo

Tendere verso l’assoluto

Noi siamo infinito e assoluto e tutti sentiamo il richiamo di entrambi, perché la natura dell’uomo è divina. “Streben nach den Umbedingten”, ovvero...

Leggi tutto

Il coraggio di usare il tempo

Oggi ormai ci sono tante persone che preferiscono far pensare qualcun altro al posto loro, in pratica, come piace dire a me, “danno...

Leggi tutto

Liberi?… Sì, ma da chi?

“La libertà dell’uomo è definitiva e immediata se così egli vuole; essa non dipende da vittorie esterne ma interne”(Paramhansa Yogananda) La battaglia più...

Leggi tutto

La ricerca del sé autentico

Sono le 14.30 di un afoso pomeriggio di Agosto. Attraverso il giardino: le ninfee avvolte dai pesci rossi mi rinfrescano la mente mentre...

Leggi tutto

Coscienza e lavoro

Mi considerano pazzo perchè non voglio vendere i miei giorni in cambio di oro. E io li giudico pazzi perchè pensano che i...

Leggi tutto
Il Pianista sul Maggiolone

E(s)Se(re), un giorno…

“Io a volte vado nelle città, raramente, ma quando vado nelle città? Sorrido alla gente. Mi prendono per matto. È terribile, cioè non...

Leggi tutto