
“Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, ed i bambini. Ma gli uomini, i grandi, gli adulti, non la smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all’amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l’un l’altro.”
Lev Tolstoj, “Resurrezione”
Questo mondo dovrebbe tornare alla bellezza e spensieratezza di questa “primavera”. Allontaniamoci dal mondo che ci stanno cucendo addosso fatto di competitività, con lo scopo di allontanarci da noi stessi e dagli altri. Tornare un po’ ad essere bambini: al Ginnasio dei Matti si lavora anche su questo. Da bambini eravamo nel flusso, perdevamo la cognizione del tempo, anzi quest’ultimo non esisteva proprio. Facevamo ciò che ci faceva star bene ed eravamo un fiume di gioia!
Andrea Mascia
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