
“Chi legge impara molto, chi osserva impara di più” (Aristotele)
E così durante una passeggiata, notai due cavalli fermi, affiancati, ognuno con un lato della testa appoggiato natica dell’altro. Ognuno con la coda spazzava la fronte dell’altro. Le mosche in questo periodo sono numerose e continuamente si fermano negli occhi umidi dei cavalli, provocando loro molto fastidio. In questo modo, ogni cavallo fa poco sforzo, ma fa molto per l’altro, collaborano e vivono più serenamente. Altri si ritrovano nei recinti insieme ma stanno per i fatti propri, ognuno scuote la testa e nitrisce infastidito.
Claudio Zoppi