
Mi chiamo Aniceto, sono un criceto, così mi hanno detto.
Da quando ero piccino mi hanno insegnato che oltre a mangiare ed a dormire dovevo correre sulla ruota. Come quale ruota? Ma sì che la conoscete tutti…la ruota del criceto.
Così un giorno dopo l’altro correvo, correvo e correvo a perdifiato, finché un bel giorno…zack!!! Un pensiero mi ha fulminato, mi sono distratto, sono inciampato e sono volato fuori dalla ruota, boom…una tremenda testata sul pavimento. Volete sapere a cosa ho pensato? Ebbene, ho pensato a quanto tempo stavo passando a correre su quella ruota e per cosa? Per chi? Tanto tempo sprecato così anziché usarlo per correre nei prati coi miei amici, ballare, cantare, disegnare, leggere, a fare tutte le cose che mi piacciono tanto. E mentre ero lì, per terra a toccare il bitorzolo sulla mia testa dolorante, è passato il Vecchio criceto, quello che tutti chiamavano il Saggio, anche se un nome lui ce l’aveva, mi pare si chiamasse Seneca. Si è avvicinato e mi ha chiesto dolcemente cosa fosse successo. Gli ho raccontato ed allora lui mi ha detto: “Piccolo Aniceto, così giovane e già così saggio. Nessuno dà importanza al Tempo, sbagliando, perché è il nostro bene più prezioso. Rivendica per te stesso il tempo che ti hanno sottratto e custodiscilo”. L’ho ringraziato e sono rimasto a riflettere su quello che mi aveva detto, poi improvvisamente ho capito! . Ho voltato le spalle alla ruota e sono corso via, più veloce che potevo, questa volta verso una nuova vita.
Paola Sandri
Splendida Paola! Grazie per la dolcissima storia del piccolo immenso Aniceto che riesce con naturalezza a comprendere ciò che troppe volte anche noi facciamo fatica ad afferrare …
Un abbraccio Rosanna
Grazie a te, Rosanna. Lieta che ti sia piaciuta..
Paola
Un bellissimo messaggio per bambini e adulti. Sono curiosa….
Verso quali nuove avventure corre il piccolo Aniceto?
Un pochino di pazienza e lo scoprirai, Merida!