Mi sono sentito un po’ smarrito: per la prima volta nella mia vita ero fuori dalla ruota. Poi ho cominciato a guardare quello che c’era intorno a me e che non ero mai riuscito a vedere: quante cose mi ero perso, fino ad ora!

Mi sono quindi incamminato velocemente verso una bella distesa verde. Era un prato e c’erano tanti, ma tanti, fiori colorati.

Ad un tratto ho visto muoversi qualcosa. Mi sono incuriosito e mi sono avvicinato a questo esserino coloratissimo. Con ali che parevano velluto, si posava ora su un filo d’erba, ora su un fiore, ora svolazzava di qua e di là ed improvvisamente …ooop…si è posato sul mio naso. – Chi sei? – ho chiesto; – Sono Lalla, la farfalla – mi ha risposto. Ero tanto curioso perché non avevo mai visto un esserino così delicato, ma così bello. 

Le ho chiesto ancora – E cosa fai? – lei sorridendo mi ha risposto – Volo!!! E dono un po’ di Bellezza al mondo -.

Felice di questo incontro ci siamo salutati e ho continuato per la mia strada, fino alla fine del prato, dove cominciavano delle costruzioni. C’ erano tanti esseri che non volavano, ma camminavano tutti di fretta, senza neppure guardare intorno a loro, proprio come facevo io prima di essere sbalzato fuori dalla ruota – Ma dove vanno così di corsa? – mi sono chiesto.

Camminando, camminando sono arrivato davanti ad un edificio grande, ma grande, ma così grande per vederlo tutto dovevo rovesciare la testa all’indietro. Era bellissimo, di una bellezza diversa da quella di Lalla e mi sono incantato.

Ragionando tra me e me mi sono domandato chi avesse potuto costruire una cosa così imponente. Curioso, ho chiesto ad un piccione di passaggio se sapesse di cosa si trattasse – E’ una Basilica! – mi ha risposto il piccione, un pochino sgarbatamente.

Mi sono avvicinato e, di nascosto, sono riuscito ad entrare e… Wow, wow, wow, sono rimasto a bocca aperta. C’erano dipinti bellissimi sulle pareti ed anche sul soffitto che era alto, alto, non so quanto: colonne enormi scolpite e statue meravigliose. 

Il mio cuore batteva fortissimo per l’emozione data da quello che stavo osservando. Gironzolando qua e là nella Basilica, mi sono intrufolato dovunque e, ad un tratto, ho visto un dipinto su un’alta cupola.

Chissà come sono riusciti ad arrivare fino là per dipingerlo?  Mah… Sono rimasto incantato per ore davanti a quel capolavoro ed a quelle due dita, lì proprio nel centro, che parevano volersi toccare, senza riuscirci. Mentre osservavo con stupore, mi sono chiesto se quegli esseri che avevo visto prima, che correvano non si sa dove, fossero consapevoli di tutta la Bellezza che li circondava; se sapessero quanto fossero importanti il Tempo e la Bellezza…e con questi pensieri in mente, mi sono addormentato.

Ho sognato tutto quello che avevo visto nella giornata (alcune cose non sapevo neppure esistessero) ed ho sognato Seneca, il vecchio criceto Saggio, che sorridendo mi ha detto – Stai crescendo, piccolo Aniceto, continua a guardare la vita con gli occhi di un cucciolo e scoprirai sempre tesori meravigliosi! –

Paola Sandri

2 commenti

  1. Grazie Paola,
    Per avermi ricondotto alla realtà della nostra piccola ruota da criceti.
    Ma l’importante è che questa ruota non venga fatta roteare invano ma serva per far crescere gente consapevole e nella loro consapevolezza possano scegliere ciò che è giusto.
    Norberto

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