Noi scambiamo un’illusione per la realtà. E’ scritto in antichi testi sacri dell’Induismo. L’illusione è il riflesso della “vera” realtà, che è immutabile ed eterna. Siamo dentro a un’illusione e allora la prima cosa da fare è interrogare noi stessi ponendoci le tre domande fondamentali della filosofia: 1) Da dove veniamo? 2) Chi siamo? 3) Dove andiamo? In un mondo in cui nessuno pensa più ma tutti compiono meccanicamente le stesse azioni ed eseguono gli stessi ordini la cosa più importante di tutte è ri-imparare a pensare ridestando il nostro spirito critico che versa in un sonno dogmatico indotto dalle “centrali” del pensiero unico. Basta riflettere un attimo su queste due parole, “pensiero unico”, per capirne la profonda stupidità: se tutti pensiamo la stessa cosa significa che nessuno pensa. Tutti dovrebbero sempre ricordare che l’unica cosa di cui non possiamo dubitare è proprio il dubbio. A tal proposito, oggi molto più di ieri restano indimenticabili e riecheggiano con tutta la loro forza le parole di François Mauriac: “Il massimo segno di intelligenza è il dubbio”. Egli ci ammonisce con questa frase lapidaria che di questi tempi è come un lampo nel buio. Dobbiamo sviluppare il pensiero critico e riscoprire il valore, anzi “l’etica del dubbio”. E’ questo quello che facciamo nell’Accademia degli Uomini Liberi e ci fa stare bene. Abbiamo riscoperto l’importanza dell’empatia, della connessione a livello energetico e spirituale che si è creata fra di noi. Il mistero più grande di tutti è l’uomo ed è per questo che abbiamo iniziato un viaggio dentro di noi per riscoprire la nostra essenza, che non ha niente a che vedere con la personalità. Diceva Karl Kraus: “Quando il sole della cultura è basso anche i nani sembrano giganti”. Questo aforisma descrive perfettamente l’epoca in cui ci viviamo, l’epoca più stupida della storia dell’uomo in cui non dobbiamo più capire ma “credere”. Paradossalmente è proprio questa la nostra fortuna, perché ci aiuterà a smettere di aver paura di nani che sembrano giganti.

David Sebastiani

Suggerimento di lettura: L’elogio del dubbio – Victoria Camps

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